Prima di parlare di menopausa vorrei partire sdoganando un concetto molto comune, ovvero: non è inevitabile l’aumento di peso in menopausa.
Ma allora perché la maggior parte delle persone lo pensa?
In menopausa avviene un cambiamento dell’equilibrio ormonale, in particolare si verifica una carenza di estrogeni, questa, combinata all’avanzare dell’età, può causare diversi fattori:
Questi due fattori portano ad un abbassamento del metabolismo basale, a questo si aggiunge il fatto che man mano che aumenta l’età si tende a fare sempre meno attività fisica, tutto ciò può portare ad un aumento del peso.
Il cambiamento più significativo in menopausa è rappresentato dall’aumento della distribuzione del grasso nell’addome, quella che viene chiamata forma a mela.
Questa conformazione, al contrario della forma a pera (che prevede un accumulo di grasso nei fianchi e nei glutei) è associata a una maggior resistenza all’insulina e ad alterazioni dell’assetto lipidico, quindi del livello di colesterolo e dei trigliceridi nel sangue. Questi sono fattori di rischio per le malattie cardiovascolari e il diabete.
La carenza di estrogeni porta anche a una minore densità e resistenza ossea. Con l’aumento dell’età, inoltre, si riduce l’assorbimento intestinale del calcio e aumenta la sua perdita attraverso i reni, questo impoverisce ancora di più lo scheletro, predisponendo all’insorgenza dell’osteoporosi.
Si definisce osteoporosi un aumento del rischio di fratture spontanee o indotte da traumi anche lievi. Questa patologia riguarda quasi la metà delle donne sopra i 70 anni, per questo è stata definita dall’OMS uno dei principali problemi di salute pubblica, a causa della sua grande diffusione e per le grosse conseguenze sanitarie.
Cosa fare quindi per contrastare l’aumento di peso e il rischio di osteoporosi? Occorre lavorare sullo stile di vita.
Scegliere alimenti poco energetici ma più ricchi di micronutrienti come vitamine, Ferro, Calcio ecc. come la frutta, la verdura, latte e yogurt scremati, il pesce, i legumi, la carne magra, il pane, la pasta e i cereali nelle giuste quantità. Occorre invece limitare gli alimenti molto calorici come i dolci e i grassi da condimento.
Il nuoto, la ginnastica o la camminata non solo migliorano l’umore, ma anche i parametri come la glicemia, il colesterolo nel sangue e l’ipertensione associati alle malattie metaboliche, in più permettono di mantenere la massa muscolare e contrastare l’aumento del peso e la perdita di massa ossea.
Se nella popolazione adulta il quantitativo consigliato di sale è di 5 grammi al giorno, in menopausa, per far fronte al problema dell’ipertensione, non supera i 4 grammi al giorno. Questa quantità comprende il sale aggiunto agli alimenti e quello contenuto negli alimenti processati.
Nel nostro immaginario collettivo gli alimenti ricchi in Calcio sono i formaggi, ricchi però di grassi e di sale, per questo è opportuno limitarli prediligendo altri alimenti come il latte e lo yogurt scremati, il pesce (che è ricco anche di omega 3, quindi molto utile nella prevenzione cardiovascolare), alcuni tipi di frutta secca e legumi, verdure come broccoli e cavoli e soprattutto, un’importantissima fonte di Calcio è l’acqua del rubinetto e alcune acque in bottiglia.
In conclusione, con qualche piccolo sacrifico in più sullo stile di vita, è possibile contrastare l’aumento del peso a cui è legata questa delicata fase della vita.
Dopo questa approfondita spiegazione sull’utilità di un cambiamento dell’alimentazione in menopausa possiamo passare a fare maggiore chiarezza sulle definizioni…ossia: quando possiamo dire di essere entrati in menopausa?
Si può parlare di menopausa dopo che si è verificata l’assenza del ciclo mestruale di un’anno solare (in media si verifica a 41/44 anni).
Esiste un periodo, che può durare dai 2 ai 10 anni, definito peri-menopausa: durante questo possono cominciare a verificarsi i primi segnali di cambiamento corporeo ( secchezza vaginale, aumento della pressione, ciclo mestruale che salta di tanto in tanto…) ma non è affatto sicuro che questi disturbi si verifichino…e in caso di mancanza di sintomi la TOS (Terapia Ormonale Sostitutiva) non è raccomandata.
In caso contrario tuttavia si può tranquillamente assumere : gli studi fatti sui possibili rischi di aumento del tumore alla mammella si sono rivelati poco indicativi poiché svolti su una fascia di età troppo elevata. Inoltre esistono nuovi tipi di terapie sostitutive che non prevedono l’utilizzo diretto di estrogeni ma di modulatori selettivi di alcuni loro recettori (che stimolano, per esempio, i recettori degli estrogeni nel tessuto vaginale ma non in altri tessuti come utero o mammelle).
L’efficacia della terapia sostitutiva si vede comunque nella breve durata e può essere sospesa in post-menopausa ( dai 50/54 anni in poi).
I sintomi maggiormente riferiti dalla donna in menopausa sono:
-Vampate di Calore
-Vertigini
-Sbalzi dell’umore
-Cambiamenti della pressione.
I trattamenti non farmacologici per i sintomi come questi- sono la Cimifuga Racemosa e il Trifoglio Rosso insieme a una PARTICOLARE ATTENZIONE AL CAMBIAMENTO DEL FABBISOGNO ENERGETICO RICHIESTO DAL CORPO.
Da porre particolare attenzione alla:
-Distrofia Vaginale
-al Pavimento Pelvico.
Il crollo degli estrogeni rende i tessuti vaginali secchi e an-elastici predisponendo a cistiti ricorrenti da lesioni uretrali e a ragadi vaginali e anali. Si può notare in alcune donne la comparsa della cosiddetta caruncola uretrale (sembra una piccola escrescenza rossastra a livello dell’uretra), indice di grosso deficit di estrogeni a livello dei genitali esterni. Diventa dunque ancora più importante detergersi con saponi a ph adeguato all’età della donna (in questo periodo più basico rispetto le epoche precedenti) e trattare i genitali attraverso auto-massaggi con gel a base di acido ialuronico, iberico, ozono o semplicemente con olio di mandorle dolce spremuto a freddo con qualche goccia di lenitivo (lavanda, camomilla, malaleuca ecc).
Una particolare attenzione va dedica al PAVIMENTO PELVICO: Infatti in menopausa vengono a presentarsi più frequentemente disturbi quali incontinenza urinaria, incontinenza ai gas e feci, dispareunia (dolore durante i rapporti) prolassi pelvici e stipsi cronica.
Questo spesso accade non perché la menopausa sia la causa di ogni male…ma perché si sono portate avanti situazioni già presenti senza mai aver fatto alcun intervento di Riabilitazione del Pavimento Pelvico.
Il mio pensiero che a livello sociale venga fatta poca informazione riguardo alla Menopausa e ai cambiamenti che porta…e credo che come qualsiasi altra tappa di vita della donna (vedi Adolescenza, Gravidanza e Post-Partum) ci sia bisogno di sostegno e cura. Spesso nel mondo Occidentale a questa fase della vita della donna non viene data la giusta attenzione e cura ed è un peccato perché come ho scritto nella frase introduttiva “In Menopausa la donna si trasforma in quel potere”…e ha bisogno di esprimerlo.
Dott.ssa Ilaria Stradi (Biologa Nutrizionista)
Dott.ssa Urso Valentina (Ostetrica, Specializzata in Riabilitazione del Pavimento Pelvico)