Purtroppo non dico nulla di nuovo affermando che i professionisti della salute (spesso e volentieri anche quelli che si occupano di pavimento pelvico) sono ancora oggi molto reticenti ad accogliere i possibili disagi sessuali dei propri pazienti...nonostante l'OMS riconosca ormai da tempo la "salute sessuale" come diritto di tutti.
Infatti la sessualità viene definita dall'Organizzazione Mondiale della Sanità come :
"un aspetto centrale dell’essere umano lungo tutto l’arco della vita; la sessualità comprende il sesso, l’identità e i ruoli di genere, l’orientamento sessuale, l’erotismo, il piacere, l’intimità e la riproduzione. La sessualità viene vissuta ed espressa in pensieri, fantasie, desideri, credenze, attitudini, valori, comportamenti, pratiche, ruoli e relazioni. Sebbene la sessualità possa includere tutte queste dimensioni, non tutte sono sempre vissute o espresse. La sessualità è influenzata dall’interazione di fattori biologici, psicologici, sociali, economici, politici, culturali, etici, giuridici, storici, religiosi e spirituali»
Se già si fatica a trattare la sessualità considerata canonica (ossia quella che prevede l'inserimento del pene in vagina) figuriamoci addentrarsi in discorsi come il sesso anale...nonostante l'attuarlo, si sa, è un qualcosa che sicuramente ha un influenza diretta sullo sfintere anele esterno ed interno.
Proprio per il medesimo motivo gli studi su questo argomento sono veramente pochi e lo legano alla possibilità di aumento della probabilità di andare incontro a incontinenza ai gas e fecale.
Più in particolare uno studio ha avuto il coraggio di trattare lo spinoso argomento che è stato pubblicato sul prestigioso American Journal of Gastroenterology (i dati dello studio sono stati anche pubblicati nel Health and Nutrition Examination Survey dal 2009 al 2010 ).
Dallo studio è stato evidenziato un piccolo aumento della probabilita' di andare incontro a incontinenza...che pare sia superiore per il sesso maschile.
Lo studio (oltre al fatto di essere uno) presenta tuttavia dei limiti importanti:
-Non viene indagata la frequenza dei rapporti ed è presumibile supporre che una pratica occasionale sia differente da una ad esempio settimanale;
-Non viene indagata poi l'eventuale utilizzo concomitante di oggetti, cosiddetti sex toys o altro;
-Infine non vengono menzionate le dimensioni del pene del partner (è presumibile che piu' le dimensioni siano ridotte più il rischio di incontinenza legata al sesso anale si riduca).
Di contro un altro articolo pubblicato sul FiveThirtyEight ha evidenziato come il sesso anale aumenti di molto la probabilità per il sesso femminile si raggiungere l'orgasmo (si parla del 94 percento del campione femminile preso in esame...incredibile!!! vero?).
In conclusione, dalle pochissime informazioni che abbiano sembra che il sesso anale posso aumentare il rischio di incontinenza ai gas se fatto con regolarità.
Diventa a questo punto importante che questo argomento venga trattato col paziente e che si caldeggi sempre un controllo sul pavimento pelvico (più in particolare dello sfintere anale) e la ginnastica del pavimento pelvico di prevenzione.